lunedì 14 aprile 2008

Master Chief, è stato un onore.


Finito Halo 3.

Ovviamente con lo script inglese sottomano. Al di là della localizzazione italiana deludentissima (quella di Halo 2 era da denuncia, questa qua recupera un po', ma rimane insufficiente), il gioco m'è piaciuto molto, soprattutto nel finale che cita gli ultimi livelli del primo Halo.

Ecco, Halo è una saga che soffre di quello che è successo a band come U2 e Rolling Stones, la cui fama oscura completamente la musica degli ultimi album. Ma la musica di Halo 3 è bella. Non è Cult, di quelli ce n'è uno che è in palio fra l'1 e il 2 (Postino lo ha assegnato a Halo 2),ma è un gioco realmente bello.

Non mi sono annoiato un attimo, e sono completamente scomparse le zone copia-e-incolla che infestavano l'1 ed erano presenti (in misura minore) nel 2.
Il multiplayer online pare una versione migliorata di quello -incommensurabile- del 2 (e ci mancherebbe, con quel beta-testing titanico...), ma forse manca ancora qualche mappa indimenticabile per superare il predecessore.

Purtroppo la storia ha qualche punto oscuro, sembra che gli sviluppatori avessero davvero il pepe al culo a terminare le cut-scene (non come nel secondo, ma di certo erano sempre molto meno rilassati rispetto al primo); ma la scena dopo i crediti è davvero commuovente. Mi ha ricordato quanto cazzo è tamarro e banale Gears of War al confronto (titolo che è assolutamente da ridimensionare).

Anzi, ora mi accingo a scrivere quello che scriverei in un'eventuale recensione: il successo di Halo è stato un evento catastrofico e benevolo allo stesso tempo. Ha significato un budget infinito (e le musiche con 60 archi non si eseguono gratis), ma anche un grosso limite per lo story-telling.


Mi spiego:
Bioshock non ha avuto grossi problemi di story-telling perché ha un ben preciso pubblico, che non è quello che si compra la Play3 per giocare a PES2008. Halo 3 (e Halo 2), invece, ha anche quel pubblico (perlomeno nel resto del mondo, escludendo l'Italia). Quindi c'è un complesso e dettagliato scenario cosmico venutosi a creare nei millenni, ma purtroppo i Bungie non potevano permettersi il lusso di fermare l'azione blastatoria per cinque minuti e dare un bel filmato riflessivo che spiegasse qualcosa.

Se nei brutti jRPG si fermano un'ora a parlare del nulla, in Halo 2 & 3 ti sparano mille avvenimenti in due minuti, senza riflettere un attimo. Ed è male, perché LA BASE di Halo è il conflitto fra tre forze in gioco, con ognuna che vuole una differente cosa da uno stesso oggetto. Umani, Covenant, Flood, a cui si aggiungono i Precursori tramite Guilty Spark 343. Questo sottile equilibrio di volontà, Bungie ha cercato di renderlo fruibile anche al medio-americano che s'è staccato un attimo da Call of Duty. E quindi la scena più lunga di Halo 3 è una pomposa elegia funebre che sa di "soldato morto in Iraq" lontano un miglio.

Ma Bungie ha fallito. L'ignorante non coglie, e il savio rimane senza informazioni da mangiare (a meno di leggersi un bel po' di libri su Halo) Peccato. Anche perché Halo 3 non merita gli attacchi che ha subito (e parlo di un ex-collaboratore di Retrogamer.it che ha insozzato una recensione di Bioshock praticamente solo perché passa 1000 parole a parlare male di Halo 3, dimenticandosi di descrivere quella meraviglia che è Bioshock. Già è uno spreco non parlare di Bioshock, è spreco + danno non parlare di Bioshock per sparare a zero sul povero Halo 3.)

2 commenti:

Krosis ha detto...

Come già espresso in altri lidi, sono del tutto d'accordo...

La mitologia di Halo meritava una migliore narrazione...

LEGGERE della storia di Halo3 [ed anche di Halo2] è quasi più appassionante [e comprensibile] che giocarla...

E questo, in un medium che ha fulcro l'immersione data dall'interattività, è un fallimento...

Esempio ne è l'amico Ubbo, neo-tresessantista, che, appassionatosi ad Halo con le sinossi dei primi due giochi e dei romanzi, ha risposto tiepidamente alla narrazione di Halo3...

Gabriele Riva ha detto...

Devo recuperarne altri, di romanzi... e la cosa che mi fa incazzare sono commenti come questi:

"Ovviamente tutti hanno esaltato Halo 3: per essere "cool" e bearti di te stesso con gli amici del "bimbominkiaclub" devi giocare Halo 3." <- [sempre dal blog Jurassic Pad]

Anche perché, come già detto da me,
1. Halo i bimbiminkia non sanno nemmeno com'è;
2. il recensore NON ha NEMMENO giocato ad Halo 3.