venerdì 25 dicembre 2009

Buon Natale a tutti!



We're walking in the air
We're floating in the moonlit sky
The people far below are sleeping as we fly

I'm holding very tight
I'm riding in the midnight blue
I'm finding I can fly so high above with you

Far across the wold
The villages go by like trees
the rivers and the hills
The forest and the streams

Children gaze open mouth
Taken by suprise
Nobody down below believes their eyes

We're surfing in the air
We're swimming in the frozen sky
We're drifting over icy
mountains floating by

Suddenly swooping low on an ocean deep
Arousing of a mighty monster from its sleep
We're walking in the air
We're floating in the midnight sky
And everyone who sees us greets us as we fly

giovedì 17 dicembre 2009

I Migliori 11 Film del Decennio Appena Trascorso, secondo Jeg


  • Peter Pan di J.P. Hogan, 2003
  • Collateral di Michael Mann, 2004
  • Wall-E di Andrew Stanton, 2008
  • The Dark Knight di Christopher Nolan, 2008
  • L'Ultimo Samurai di Edward Zwick, 2003
  • Sunshine di Danny Boyle, 2007
  • The New World di Terrence Malick, 2005
  • Billy Elliott di Stephen Daldry, 2000
  • Big Fish di Tim Burton, 2004
  • Black Hawk Down di Ridley Scott, 2001
  • Valkyrie di Bryan Singer, 2009
(psst...! oggi è il mio compleanno.)

venerdì 11 dicembre 2009

Untitled_Western_Project

A volte le cose scompaiono, così, senza un perché.

Prima di me e di te, e di tre o quattro generazioni prima di noi, ce ne sono state seicento che sapevano andare a cavallo. Che non dovevano aver paura di tornare a casa ubriachi la sera. Che potevano appisolarsi sul cavallo e ritrovarsi a casa un attimo dopo, trasportati sicuri dal loro migliore amico.

Prima di me e di te, ci sono state sei generazioni che da bambini hanno giocato ai cowboy e agli indiani, o allo sceriffo e ai fuori legge. Sei generazioni che hanno sognato di essere cowboy o di avere una stellina appuntata sul petto.

Prima di me e di te, ci sono state due generazioni che hanno preso i giochi che sognavano da piccoli da soli in cameretta, e li hanno organizzati e pianificati con regole e sistemi, di modo da poterli condividere con altri.

Certe cose scompaiono così, semplicemente, in silenzio. Senza botti o proclami.
Ma se forse è difficile trovare una ragione per cui sono scomparsi, è sicuramente più facile e costruttivo riflettere su cosa hanno bisogno per farli tornare attuali e ruggenti.
Di sicuro alcune persone hanno smesso di amarle perché non gli piacevano. Perché erano cose vecchie, superate. Altre perché non le hanno nemmeno conosciute per propria mano.
Bisogna sicuramente mantenere qualcosa e cambiare qualcos'altro, con un'attenta operazione di soppesamento, analisi, filtraggio e scarto.

Diceva il buon Petrarca (o forse lo diceva Boccaccio, nel caso, vogliate perdonarmi): "Le nuove opere devono essere le figlie delle vecchie; come i figli hanno rispetto ai propri genitori immense somiglianze e grandi differenze".
Ecco, io voglio fare un'opera figlia.

giovedì 12 novembre 2009

E che cos'è Edgevagar?



The story so far... (ringraziando Krosis di Otterspark per la divertente e sostanziosa sintesi)

"Tim Langdell è uno sviluppatore che fondò, nel 1990, la EDGE Games [incorporando assett e licenze di una sua precedente società di software], registrò il trademark "Edge" e, fondamentalmente, smise di sviluppare...

Da quel momento in poi Langdell si dedicò attivamente al cosidetto "patent trolling"...
chiunque volesse usare il termine "edge" su un marchio, doveva pagare lui o affrontare una incerta e difficile causa legale...


Vi siete mai chiesti perchè Soul Edge in occidente è diventato Soul Blade?
Eh, Langdell...
La rivista britannica Edge? Paga le royalties a Langdell...

C'è pure un FILM, The Edge [con Hopkins e Baldwin, del 1997] che ha dovuto pagare i DIRITTI per il nome...
[anche se è chiaramente in un contesto completamente differente da quello di Langdell]

E non si contano i progetti dismessi/segati/cancellati a causa delle cause di Langdell... Edge of Extinction, Playstation Edge, Cutting Edge, Planet Edge, Double Edge, etc...
Da circa tre anni Fuzzyeyes Studios lavora ad un titolo chiamato Edge of Twilight... beh, Langdell ha registrato PROPRIO quel trademark TRE MESI FA...

Gli ultimi avvenimenti?
MobiGames, sviluppatore per iphone, ha sviluppato un puzzle game chiamato Edge... il titolo ha avuto un notevole successo di critica, e all'uscita il pubblico ha risposto molto positivamente... Per tutto il periodo di produzione, promozione e marketing, Langdell non s'è mai fatto sentire... appena il titolo è uscito, ed ha cominciato a vendere parecchio, Langdell spunta, chiede che il nome Edge venga licenziato da loro, o modificato... [e cambiare il titolo di un gioco che ha già avuto una campagna pubblicitaria non è facile]

Ovviamente vuole essere risarcito per tutto il tempo che il gioco di MobiGames ha utilizzato, impropriamente, il titolo Edge...
[con richieste folli] Ad ora il gioco non è più nell'App Store, è una causa è in corso... Langdell se l'è sempre presa con chi era più "piccolo" di lui, da chi non se la sentiva di affrontare una causa difficile in tribunale...

E allora Mirror's Edge? Beh, pare che con ME sia successo un pò un casino... il trademark ME è stato registrato correttamente, ma dopo le proteste di Langdell è stato rimosso... non appena è stato rimosso [l'8 settembre] Langdell ha curiosamente registrato il marchio "MIRRORS EDGE"... che buffo...

Adesso EA ha preso un'iniziativa di spessore, ha fatto richiesta per la rimozione dei marchi registrati di Langdell, visto che non vengono usati per proteggere dei veri prodotti [l'ultimo gioco sviluppato è del 1990] ma per lucrare su altri...

Langdell dice che è vero, l'ultimo titolo è stato sviluppato nel 1990, ma che i suoi giochi sono ancora oggi richiestissimi e popolarissimi... [e poi ora sta facendo le versioni WiiWare!]
Lui non può permettere che una società usi il brand "edge", altrimenti i giochi potrebbero essere confusi con i suoi famosissimi e amatissimi titoli come Bobby Bearing [1990], Fairlight [1985] o Garfield: Big Fat Hairy Deal [1987]...
Non sia mai!

Io continuo a chiedermi come possa Langdell applicare il suo trademark di un termine comune come "edge" in QUALUNQUE contesto, anche estraneo dal mercato dei videogame...


La ciliegina sulla torta?

Langdell era membro della Board of Director della IGDA, la International Games Developers Association, il cui compito è proteggere e supportare i diritti degli sviluppatori... proprio l'omino giusto...
Curiosamente, dopo petizioni per mandarlo a fanculo, Langdell si è spontaneamente dimesso, ma solo per non creare inutili polemiche... [è un SANTO]

Vediamo come va avanti la cosa...
"

Gli ultimi aggiornamenti sono divertenti, ma stavolta in modo positivo: un numero sempre crescente di sviluppatori iPhone sta rinominando i propri prodotti sull'AppStore con il nome "Edge", dopo che il gioco Killer Edge Racing è caduto come ultima vittima di Langdell. Ad esempio, Fez è diventato Fedge, Eliss è diventato Edgeliss, Canabalt diventa Canabedge, etc...

Potevo forse perdere io l'occasione per associarmi ad un po' di casino?

martedì 10 novembre 2009

...and remember, Jesus saves, but George Nelson withdraws!

"Perché l'importante non è da dove provieni (Heat, Manhunter, L'Ultimo dei Mohicani, Collateral), ma dove vuoi arrivare".

Meno male che Mann mette le mani avanti a inizio film, perché dove vuole arrivare Public Enemies non lo capisce nessuno... il copione ha anche delle ottime intenzioni, ma i troppi rimandi a cultura specifica (i mille cameo di gangster che il pubblico dovrebbe riconoscere) e, mai avrei pensato di dirlo, una pessima regia rendono questo film una delle più grosse delusioni del decennio. Inoltre superficialità nel (non) affrontare i personaggi, troppo face-time a Depp, totale mancanza di rappresentazione dello scorrere del tempo e dello spazio.

Ah, e pur essendo pure io un fermo sostenitore del cinema digitale (e possessore di una Sony FX1), il film è pure fotografato di merda.

lunedì 19 ottobre 2009

"Up there, there's a world outside of Yonkers!"



La cosa che sto per dirvi può sembrarvi strana e illogica, ma è una mia profonda convinzione: in un film, il finale è molto più importante dell'inizio. Un bell'inizio ti mette in una forma mentis che ti aiuta a seguire con maggiore attenzione e brio il proseguio del film, ma un bel finale ti crea un bel ricordo che ti dura da quando esci dal cinema a quando tiri le cuoia.

Detto questo, se Up avesse mantenuto la qualità vista nei primi dieci minuti per tutto il resto del film, saremmo di fronte ad uno dei massimi capolavori del cinema.

Purtroppo ciò non accade.

La nuova creatura Pixar usa la stessa formula dell'immenso Wall-E: il film inizia come introspezione del protagonista, esattamente come promesso dai trailer. Poi prende il volo dell'avventura in una maniera inaspettata.

Ma, mentre in Wall-E ci si imbarcava sulla Axiom, e venivamo sottilmente sommersi da una marea di rimandi muti su un futuro dell'umanità quantomai attuale (e in linea con il tema del film), in Up si lascia il tema della moglie morta e del raggiungimento dei propri sogni per portare un uccello dai propri piccoli.
Già.
Quanto ce ne può fregare di un uccello.

Mentre in Wall-E la seconda metà era l'applicazione della poesia vista nella prima metà, in Up la poesia si perde. Diventa un film (medio) di avventura.
Senza parlare di un villain di cartapesta, i cui scopi e metodi sono contraddittori e poco spiegati, di un protagonista che quando serve si dimentica di essere vecchio e acciaccato (salta su un dirigibile!! Lancia in aria un televisore!! Svuota una casa!!), di soluzioni narrative improbabili e deboli (la neutralizzazione del branco sembra uscire dalla peggior Dreamworks).

E poi, qualcuno ha capito qualcosa del padre di Russell??

Rimane sempre un bel film. Ma meno bello di Wall-E.
E di Finding Nemo.
E di Toy Story 2.
E forse anche di Monsters & Co. Quello aveva un finale della madonna dalla sua.
E vi ho spiegato la mia idea sui finali.

giovedì 15 ottobre 2009

Superman Shines As Stars Raise



Quest'estate, il palinsesto di Italia 1 mi ha fatto il più grande regalo che forse abbia mai ricevuto da una rete televisiva non a pagamento (la rete, non il regalo): alle 17:30 Superman: The Animated Series, alle 18 il discreto ma piacevole Teen Titans, e alle 18:30 il mai dimenticato Spiderman - the Animated Series; esatto proprio quello che trasmettevano su Raidue durante Solletico negli anni '90. Mi sembra incredibile che Italia 1 si sia arrischiata al punto di trasmettere due cartoni non giapponesi ("Sono dei pazzi!" "I bambini! Salvate i bambini!").

Conoscevo già di fama Superman: the Animated Series, in quanto la letteratura lo nomina sempre gemellandolo al capolavoro assoluto della supereroistica televisiva, ovvero Batman: the Animated Series (quello anni '90 di Italia 1 con la sigla cantata dalla D'Avena, non quella merda nippofila di The Batman).

Purtroppo tale fama non era corrisposta da una conoscenza diretta: la serie, trasmessa in USA tra il 1997 e il 2000, fu trasmessa in Italia all'epoca solamente per un breve periodo da Rete4, e solo una quindicina di episodi su 52. Per di più, ignoro in quale fascia oraria, dato che ho scoperto di questa trasmissione italiana solo spulciando Wikipedia.

La cura e la "fedele creatività" del team traspaiono limpide fin dal primo episodio in cui, paradossalmente, Superman non c'è nemmeno: ambientato interamente sul pianeta Krypton appena prima che questo esploda, assistiamo agli sforzi di Jor-El e famiglia per mettere al sicuro il proprio figlio, il neonato Kal-El, il futuro Superman.
Questo primo episodio (che fa parte di una trilogia chiamata The Last Son of Krypton) contiene senza ombra di dubbio la migliore versione del pianeta natale di Superman fuori dal fumetto; nel film di Donner, in cui Krypton è un pianeta freddo, glaciale, monocromatico, senza alcuna emozione o apparenza di vita, inanimato come i suoi abitanti. Le uniche emozioni sono le risate che tratteniamo noi spettatori davanti al parrucchino platinato di Marlon Brando. Non può morire un pianeta che non è vivo, non possiamo affezionarci a personaggi privi di amore.
In StAS Krypton è invece un mondo vivo, colorato e cesellato con una cura per il design encomiabile per qualcosa che appare solo per 20 minuti in uno show di oltre 1180: Jor-El non è un freddo attore con una parrucca buffa, ma un vero eroe d'azione, in cui possiamo intravedere le qualità d'animo che erediterà suo figlio.
Ci si affeziona a Krypton, ci si affeziona al padre di Superman, a sua mamma, a suo nonno, a quel cielo porpora con due lune. E soffriamo quando assistiamo impotenti alla sua distruzione.

Wow, che show!

La serie prosegue con le più classiche avventure di Superman, riuscendo a catturare lo spirito del personaggio esattamente come lo stesso team fece con Batman. L'attenzione non cala mai, grazie a degli accorgimenti, come un Superman meno forte del solito (esistono sulla terra delle armi in grado di fermarlo), un Luthor non onnipresente come in Smallville, e una krytponite che apparirà al massimo in una decina di episodi. E il meraviglioso cross-over con Batman, semplicemente stellare (peccato per il look orrendo di Joker, però).


Nella terza e ultima parte della serie, alla fine, assistiamo a quel Superman "arrabbiato" che i produttori di Hollywood stanno attualmente cercando affannosamente in ogni dove. Anni prima che Singer si mostrasse più interessato a fare il remake di un film di trent'anni prima, anziché di realizzare un grande film, la strada spianata era già lì, in tv, in una serie animata.
Dato che i soliti villain cominciavano a dimostrarsi effettivamente "poca roba" per Clark Kent, il team di Bruce Timm ebbe la geniale idea di inserire nell'universo supermaniano il Fourth World di Jack Kirby, con il suo complesso pantheon. E mai cross-over è stato così trasparente: se nessuno lo dicesse, ci si dimenticherebbe che la lotta fra il tirannico Darkseid e il libero Superman non fa parte della normale mitologia del personaggio.

Ad ogni modo, serie STRAconsigliata a chiunque volesse farsi una scorpacciata di Superman. Io ho comprato orgoglioso i tre cofanetti DVD a meno di 10€ l'uno.
E qui sorge un altro mistero: perché una serie praticamente sconosciuta in Italia come Superman tAS è stata pubblicata nella sua interezza in Home Video anni fa, mentre Batman tAS è disponibile solo per due stagioni su quattro, e di Spiderman sono usciti solo una manciata di episodi in videocassetta?

martedì 13 ottobre 2009

Mass Effect: First Flight



L'universo è controllato da un ristretto gruppo di saggi anziani, X, il cui potere esecutivo è impersonato da un corpo para-militare, Y. I membri di questo gruppo hanno poteri che non sono limitati da governi o leggi. Un giorno un rispettato e leale membro di Y, A, muore in circostanze misteriose, tradito da un suo compagno d'armi. Questo traditore, B, è arrogante e ambizioso, ed è in aperta sfida con X, in quanto non condivide i loro metodi e i loro fini. Infatti, è al segreto inseguimento di una super-arma, Z, e per ottenerla si avvale dell'aiuto di C, un criminale che in seguito ucciderà per coprire le proprie tracce.
Intanto, A poco prima di morire sceglie un successore umano, D, che diverrà il primo terrestre ad entrare in Y, nonostante i dubbi e la mal celata poca stima di X.
B trova Z, che intanto era stata mantenuta da una specie aliena insetto-quadrupede.
Purtroppo quando D espone i suoi dubbi su B, che intanto è del tutto dominato da Z, X non gli crede...

Legenda:
X= Council /Guardians of the Universe
Y= Spectre / Green Lantern Corps
A= Nihlus / Abin Sur
B= Saren / Sinestro
Z= Sovereign/ Yellow element
C= Shu Qian / Kanja-ro
D= Shepard / Hal Jordan

Qualcosa mi dice che gli scrittori di Green Lantern: First Flight (per inciso, buon film con ottima OST) hanno giocato a Mass Effect.

domenica 6 settembre 2009

Uccidete Dylan Dog




Con notevole ritardo, ho letto i due numeri a colori usciti per i vent'anni di Dylan Dog: li avevo comprati all'uscita (quasi tre anni fa), ma MAI letti.

Leggiamo il primo numero di questa storica trama che fornirà nuova linfa vitale al personaggio: Novantacinque pagine di chiacchiere inconcludenti, e poi Xabaras si spara.
Uào, e serviva un albo intero?

Ho già formulato dei pensieri non propriamente gentili per questa storia, ma essendo solo il primo di due atti, sospendo il giudizio; diamo una letta alla parte finale, magari riabiliterà tutto quanto.


Leggiamo il secondo numero.


Bene, ora posso dire che, al di là di quel personaggio di cartavelina che è sempre stato Xarabas, questa storia mi ha fatto davvero schifo.

Storia del tutto inconcludente (Dylan scopre di essere nato nel '700, ed essere arrivato nel 20°secolo dentro la vagina di un rospo gigante, e allora decide di non fare più un cazzo nella vita tranne che accudire il padre zombie), linee temporali A CAZZO (Kim invecchiava tre anni ogni giorno. Allora perché l'ultimo giorno invecchi almeno vent'anni in dieci minuti? Da quando entra in una casa, a quando arriva in una stanza della stessa? Ci ha forse messo una settimana?), mille personaggi (alcuni davvero oscuri) buttati lì, nel calderone.



Qualcuno dovrebbe spiegare allo "scrittore" che ogni scena di una buona sceneggiatura deve:
1- approfondire i personaggi
oppure
2- far avanzare la storia.

Non serve a nessuno, e al lettore non piace che gli si ribadisca OTTANTA volte sempre le stesse cose. Praticamente i personaggi attraversano duecento pagine mormorando le stesse, medesime, parole.

Xarabas: "sono tuo padre! mi uccido così lo capisci anche tu! l'amore di un padre! L'amore di un padre! Ti amo così tanto che voglio che noi due diventiamo degli zombi! Quanto ti amo! Che idioti quei genitori che invece vanno alo stadio coi figli!"

Kim: "sto invecchiando! gattaccio di merda, perché lo fai! sto invecchiando! sto invecchiando! Chi non ha letto UNA storia di Dylan Dog di oltre quindici anni fa, non sa nemmeno chi cazzo sia io! Ah, dato che questo è un numero di Dylan Dog, io e lui scopiamo. Il bello è che lui c'aveva pure una ragazza che poi nessuno nomina o pensa più. Dylan! Ti devo proteggere da te stesso! Che significa? Non lo so! Ma lo dicono nei fumetti fighi!"

Dylan: "Tu! il mio acerrimo nemico! che sei apparso in ben SEI numeri su DUECENTOQUARANTA (e di cui almeno un paio [Storia di Nessuno, Morgana] non avevano un seppure minimo filo logico)! Ti odio!Ti odio!Ti odio!Ti odio! SEi mio padre! Ti amo, papà!Ti amo, papà!Ti amo, papà!"

Sconosciuto della puntata: "Noi zombie non proviamo sentimenti! I lettori devono empatizzare per noi! Così, perché lo scrittore confonde la causa con l'effetto, e pensa che vedendo qualcuno che piange, si commuova anche il lettore!"

Cagliostro: "Io, che sono il mcguffin di questa vicenda, faccio tutto così, senza una ragione. semplicemente allo sceneggiatore piacciono i gatti".


Conseguenze di questo macroscopico crossover/reboot, al cui confronto le Guerre Segrete di Marvel e Crisis of Infinite Earths di DC Comics sono epici come episodi dei Jefferson?
Dylan ora ha un gatto.
Eh, già, proprio quello che serviva per rivitalizzare una serie che oramai caracolla fra plagi e noia.


Sclavi, ora l'unico vero zombie è il tuo fumetto. Stacca la spina. Ti prego.

martedì 26 maggio 2009

Il Cimitero degli Eroi - Astolfo, il lupo


Non temiate, messer Astolfo, della
mietitrice d’uomini, trista morte,
ché si dice di voi nella gran corte,
che saliste fin l’Argentea Stella.

Contan come sfidaste buffa sorte

centomil versi d’amabil favella,

come tornavate sempre in sella,

pur non essendo mai di braccio forte.


Forza vostra non fu assai palese:

d’incanti armato vittoria sognaste

indi più d’Orlando foste cortese.


Il vanto per vostro vezzo voleste,

e per ciò quante botte avete prese.

Ma voi, anima invitta, pronto a alzar l’aste.

[2004 ca]

sabato 23 maggio 2009

Il Cimitero degli Eroi - Myrddin, il corvo


[sonetto]
Merlin profeta, incantatore e mago,
in qual reame siete ora? Niniana
imprigionatovi, poi tutto è vago.
Forse l’alma vostra ancor veglia umana.

Nasceste in stregoneria pagana
(ai druidi infatti ben vi parago);
ricercaste la reliquia cristiana
con i cavallier fidi a Artù Pandrago

Quante volte avete visto il meridio,
chiuso nella malinconia dell’antro?
Vita vostra fu gaia o dolorosa?

Falliste o trionfaste il di vita assedio?
Cosa in vostra sapienza non è dentro?
"L’amor d’un figlio, l’amor d’una sposa"
[2004 ca]

mercoledì 20 maggio 2009

Il Cimitero degli Eroi - Beowulf, l’orso

[sonetto]
Bìowulf, più gloriosa fin è difficil
trovare: trapassare abbattendo
il Nemico, bieco mostro tremendo,
avversario di Dio, bestia terribil.

Con astiosa astuzia andasti stendendo
l’Orco. Non con cieco ardore attuastil,
né ti movesti con fraudolenza vil,
sol di Thor e Odin fosti non parendo.

Goffo adolescente irriso, da adulto
superasti i più forti, fuori norma:
se’ tu l’eroe che affrontò l’occulto,

sfidasti della paura massa e forma.
Risoluto, impassibil al tumulto,
nella neve silente segui l’orma

[2004 ca]

domenica 17 maggio 2009

il Cimitero degli Eroi - Ulysse, il cavallo


[sonetto]
Ulysse lo Scaltro, nessuna frontiera
resta, né bastione da superare;
tu che, nolente, con la mente fiera
la vita calasti pel nero mare.

Ogni credo hai voluto rischiare,
ogni onda nettasti come scogliera
d’ogni mistero andasti a dimandare
sprezzandolo come stretta lamiera.

D’enormi e titanici meccanismi,
di macchine e maligni sillogismi,
le gesta del Re esule sono piene.

Molti autori t’hanno dato i crismi;
ma non deservi altri tecnicismi
giacché ogni archetipo t’appartiene.

[2004 ca]


mercoledì 6 maggio 2009

Sui Misteri


[novenari e settenari AbCAbC]

Cos’è che colpisce i miei occhi,

le segrete mie porte ?
Sollevano il fosco velo dal libro,
forse di arcani enigmi, gli specchi.
Qualcosa, oltre la morte ?
Se sì, sia entro umano cerebro.

24 Settembre 2004

domenica 22 marzo 2009

Watchmen è il Fight Club dei supereroi?


Articolo comparso in origine sul blog "Hero Complex" del Los Angeles Times. Scritto da Geoof Boucher, traduzione e adattamento in italiano a cura di Gabriele Riva


Alcuni film sono dei "must-see", ma Watchmen è di più: il racconto epico sui giustizieri mascherati di Zack Snyder è il "must-discuss" del 2009.

Come un corrispettivo in calzamaglia di "Eyes Wide Shut", "La Passione di Cristo" o di "Fight Club", la pellicola ha diviso non so i critici ma anche il pubblico pagante e, curiosamente, ha acceso dibattiti anche fra chi il film non l'ha nemmeno visto.

"Watchmen" è un topic torrenziale su Twitter, un soggetto soggiogante su Youtube, un'ispiratore di gruppi su Facebook. Un mio vecchio amico ha cambiato la sua foto di Facebook con un intristito smile giallo per piangere il fallimento del film; un altro ha cambiato la sua immagine con il pulsante faccione blu del Dottor Manhattan per celebrarne il trionfo. Per i fan della graphic novel best-seller, non è abbastanza vedere l'adattamento da 150 milioni di dollari, devono pesare nella bilancia fra Film Epico e Fallimento Epico.



Il pensiero di un fan, espresso sulla pagina dei commenti qui su Hero Complex: "Sorprendente, Watchmen è un assalto viscerali a e per i sensi. Andatelo a vedere, vi piacerà". Un altro ha risposto con un meno ispirato "Peggior film di sempre". I fan nemmeno riescono a trovarsi d'accordo su cosa hanno visto sullo schermo. Un lettore ha scritto "Sono uscito stupefatto. Il film è un grandioso adattamento di una novel, fedele a lei fino al midollo". Un altro mormorava "Perché cambiare la storia del libro?"

Persino il successo monetario del film è in piena interpretazione. C'è chi dice che il film recupererà con gli introiti dell'Home Video, chi afferma che questo appianerà solo i debiti.

Personalmente, ritengo che il film ha un'esagerata ambizione, un'ovvia passione per il materiale d'origine e alcuni momenti davvero eccezionali (quel tagliente montaggio iniziale, la sequenza dove Doc Manhattan racconta la propria vita aprendo il tempo, e, ovviamente, ogni singola scena con Jacke Earle Haley) ma anche lunghi spezzoni dove sembra in qualche modo vuoto. Mi chiedo come abbia resistito per il luuuungo primo atto chi non ha mai letto il libro. E anche come si potesse rimanere seri davanti all'imitazione da Bagaglino, per intepretazione e trucco, di quella specie di Richard Nixon. Avere 150 milioni e usare del trucco da B-movie.


Al medesimo tempo, sono in qualche modo orgoglioso dell'esistenza stessa di questo film. Ha preso una serie a fumetti che ho adorato fin dall'uscita e l'ha resa, con grande rispetto, il più cazzuto popcorn movie mai fatto. Snyder è riuscito nell'impresa di convincere una major a finanziare un film senza attori noti, senza supereroi noti e con un "R" rating [la più restrittiva classificazione parentale attribuita ai film in USA, l'equivalente del nostro VM18. ndJeg], grazie a tutte quelle ossa spezzate, un'inguardabile scena di sesso e con un'indimenticabile luminoso pene blu.

Credo ci sia una buona probabilità che, come Fight Club dieci anni fa, la pellicola riecheggierà nella pop-culture per un bel po' e diventi uno spartiacque visto in prospettiva dal futuro. Certo, non tutti concordano con me...
Ad ogni modo, complimenti vivissimi per chi ha portato i figli a vedere un film proibito ai minori, e si è pure lamnetato del sesso e della violenza.