domenica 31 gennaio 2010

"Scritto-da-dogs" Millionaire

Sono esterrefatto.
Come ha fatto un film così insensato a vincere l'Oscar come Miglior Film, l'anno di Wall-E e The Dark Knight?

Tralasciamo, per un attimo, che questo film abbia vinto l'Oscar per il miglior Sonoro quando Wall-E è unanimamente riconosciuto come la più grande opera di mix sonoro della storia della civilità Occidentale, probabilmente l'opus magnum di Ben Burtt, il più grande sound designer delle ultime cinque generazioni.

Inizia bene. Tre livelli temporali, montaggio da urlo, ottima fotografia. Poi inizia, purtroppo, la storia. Una sequenza di tragedie così patinate che risulta incredibile come il protagonista Jamal ne esca sempre indenne. Però è carino, c'è l'India, c'è lo zozzume, c'è il Milionario.

Poi cominciano i guai. Nell'ordine:

Il conduttore è uno stronzo di matrice epica: umilia e cerca di far perdere il protagonista. Anche se ciò, è del tutto insensato: perché far perdere un concorrente che cattura l'attenzione del pubblico? Cosa ne guadagna la trasmissione?
Per intenderci, lo fa rapire e torturare.

Il fratello passa, a seconda della scena, da coraggioso, a stupratore, a generoso, a mafioso, a parricida. Dipende dalla scena.

La ragazza: passa forse un anno da bambina insieme al protagonista. Poi si trovano per un giorno e una notte quando hanno 11 anni. E poi, così, senza il minimo senso, qualcuno le preme l'interruttore e passano da "amici d'infanzia", a Promessi Sposi. Cioè, lei rischia la vita per stare con lui. Anche se non hanno la minima chimica, non hanno dialogo, non hanno punti in comune, non hanno un cazzo che le fa sentire come due persone che potrebbero stare insieme.

E arriviamo al protagonista. Il punto peggiore.
Innanzitutto è stupido. Ma tanto. Non c'è alcuna qualità che lo rende meritevole della vittoria. Ma proprio nessuna. L'attore mono-espressivo aiuta, ovviamente.
Inoltre, è un fottutissimo stalker mono-maniaco: passa dieci fottuti anni della sua vita a non fare altro (ma proprio NIENT'ALTRO) che cercare questa ragazza che ha incontrato da bambino.
E una volta che la trova, che fa? Semplice, le dice "vieni via con me". Sì bello, ma tipo... perchécazzomai?
Vi giuro, fa venire i brividi.

E infine: qualcuno, gentilmente, può spiegarmi, come cazzo ha fatto a rispondere le ultime due domande?
Testualmente, non sapeva le risposte. Scena dopo, risponde giusto. A caso.
Senza parlare del fatto che probabilmente 7 persone su 10 saprebbero rispondere all'ultima "difficilierrimissimissima" domanda.

Ma forse, ho trovato il senso di questo film: si chiama "mercato cinematografico indiano", conta un miliardo di consumatori potenziali, una florida produzione interna, e tanti soldi che l'industria americana vorrebbe nei suoi film.
Il primo passo è stato far vincere una barca di Oscar a questa porcata.

E dire che Boyle mi era piaciuto un casino in Sunshine.

venerdì 29 gennaio 2010

Addio J.D., sii giovane per sempre.


J.D. Salinger
1919-2010

Anyway, I keep picturing all these little kids playing some game in this big field of rye and all. Thousands of little kids, and nobody's around - nobody big, I mean - except me. And I'm standing on the edge of some crazy cliff. What I have to do, I have to catch everybody if they start to go over the cliff - I mean if they're running and they don't look where they're going I have to come out from somewhere and catch them. That's all I do all day. I'd just be the catcher in the rye and all. I know it's crazy, but that's the only thing I'd really like to be.

E come direbbe lui: "La gente applaude sempre per le cose sbagliate".


domenica 24 gennaio 2010

Batman e la Maschera del Fantasma

Come si può produrre un buon film tratto da una serie, animata o dal vivo?
Semplice, unire il vecchio al nuovo, e aumentare il raggio narrativo.
Batman - Mask of the Phantasm è il miglior film di Batman degli anni '90, e tutt'ora il migliore che rappresenti il Batman "maturo".

La trama inserisce un nuovo personaggio, chiave dell'intera vicenda: ha un passato comune con Bruce Wayne, con la Mafia, persino con un noto villain prima che diventasse tale.
Mask of the Phantasm rilegge l'intero mythos dell'eroe, ritraendola per quello che è: una moderna epica tragica. La colonna sonora spazia con la storia, giungendo a vette coraliche non conquistate dalla serie televisiva.

Semplicemente sorprendente, malinconico e crudele, e tuttavia nobile e eroico. Come il vero Batman.

venerdì 22 gennaio 2010

Ritorna Shepard



Poi mi si dice che "i giochi di oggi non danno emozioni", "sono freddi", sono "tutti uguali", "sono tutti marroni", etc...

Ma andatevene tutti affanculo.

mercoledì 20 gennaio 2010

"Ti sei rimesso a scrivere??"


Purtroppo sì.
Eh, ho cercato di smettere in questi anni universitari, ma il destino mi ha posto di fronte una serie di opportunità che non potevo non afferrare. Dopo l'illuminazione western che ho avuto qualche mese fa, a Dicembre ero venuto a conoscenza del concorso "I Corti di Librogame's Land 2009", un concorso di racconti interattivi: mentre il progetto western avrà un respiro abbastanza ampio, il "corto" a cui lavoro deve rispettare i limiti posti dal regolamento: 40 paragrafi e 18 pagine A4. Quindi, un racconto a tutti gli effetti. Ma interattivo.

Non è facile scrivere un testo a bivi: in sostanza, non devi solo immaginare come vanno le cose, ma ogni modo in cui potrebbero andare. Un'arte che, dopo una decade di splendore che coincide coi miei primi anni di vita, è stata ingiustamente dimenticata.

La difficoltà aggiuntiva in questo caso sta nel fatto che, con un numero fisso di paragrafi, o fai un racconto lungo, o ne fai uno molto giocabile: la difficoltà sta esattamente nel bilanciarsi fra i due estremi, senza avere di fronte un librogame dove non hai alcun potere di scelta, o un bellissimo Scegli La Tua Avventura che finisce in 5 minuti.

Perché dico questo? Beh, i più attenti noteranno che è sparito l'ultimo articolo: tale articolo era l'incipit del racconto interattivo su cui stavo lavorando per il concorso. Purtroppo pare che la pubblicazione anche parziale sia sconsigliata, in quanto i racconti saranno votati nel totale anonimato; darei di conseguenza, un segnale forte su quale sia il mio racconto.

Tra l'altro, leggendo/giocando i racconti che hanno partecipato l'anno scorso, si nota un livello tecnico piuttosto alto; il corto vincitore è davveor un piccolo gioiello, che ha preso i limiti strutturali e li ha assurti a pregi.

O beh, il Concorso vero e proprio partirà a Marzo 2010 (sì, tuttavia è "I Corti di LGL 2009"). Poi tranquilli che l'incipit tornerà.