domenica 6 settembre 2009

Uccidete Dylan Dog




Con notevole ritardo, ho letto i due numeri a colori usciti per i vent'anni di Dylan Dog: li avevo comprati all'uscita (quasi tre anni fa), ma MAI letti.

Leggiamo il primo numero di questa storica trama che fornirà nuova linfa vitale al personaggio: Novantacinque pagine di chiacchiere inconcludenti, e poi Xabaras si spara.
Uào, e serviva un albo intero?

Ho già formulato dei pensieri non propriamente gentili per questa storia, ma essendo solo il primo di due atti, sospendo il giudizio; diamo una letta alla parte finale, magari riabiliterà tutto quanto.


Leggiamo il secondo numero.


Bene, ora posso dire che, al di là di quel personaggio di cartavelina che è sempre stato Xarabas, questa storia mi ha fatto davvero schifo.

Storia del tutto inconcludente (Dylan scopre di essere nato nel '700, ed essere arrivato nel 20°secolo dentro la vagina di un rospo gigante, e allora decide di non fare più un cazzo nella vita tranne che accudire il padre zombie), linee temporali A CAZZO (Kim invecchiava tre anni ogni giorno. Allora perché l'ultimo giorno invecchi almeno vent'anni in dieci minuti? Da quando entra in una casa, a quando arriva in una stanza della stessa? Ci ha forse messo una settimana?), mille personaggi (alcuni davvero oscuri) buttati lì, nel calderone.



Qualcuno dovrebbe spiegare allo "scrittore" che ogni scena di una buona sceneggiatura deve:
1- approfondire i personaggi
oppure
2- far avanzare la storia.

Non serve a nessuno, e al lettore non piace che gli si ribadisca OTTANTA volte sempre le stesse cose. Praticamente i personaggi attraversano duecento pagine mormorando le stesse, medesime, parole.

Xarabas: "sono tuo padre! mi uccido così lo capisci anche tu! l'amore di un padre! L'amore di un padre! Ti amo così tanto che voglio che noi due diventiamo degli zombi! Quanto ti amo! Che idioti quei genitori che invece vanno alo stadio coi figli!"

Kim: "sto invecchiando! gattaccio di merda, perché lo fai! sto invecchiando! sto invecchiando! Chi non ha letto UNA storia di Dylan Dog di oltre quindici anni fa, non sa nemmeno chi cazzo sia io! Ah, dato che questo è un numero di Dylan Dog, io e lui scopiamo. Il bello è che lui c'aveva pure una ragazza che poi nessuno nomina o pensa più. Dylan! Ti devo proteggere da te stesso! Che significa? Non lo so! Ma lo dicono nei fumetti fighi!"

Dylan: "Tu! il mio acerrimo nemico! che sei apparso in ben SEI numeri su DUECENTOQUARANTA (e di cui almeno un paio [Storia di Nessuno, Morgana] non avevano un seppure minimo filo logico)! Ti odio!Ti odio!Ti odio!Ti odio! SEi mio padre! Ti amo, papà!Ti amo, papà!Ti amo, papà!"

Sconosciuto della puntata: "Noi zombie non proviamo sentimenti! I lettori devono empatizzare per noi! Così, perché lo scrittore confonde la causa con l'effetto, e pensa che vedendo qualcuno che piange, si commuova anche il lettore!"

Cagliostro: "Io, che sono il mcguffin di questa vicenda, faccio tutto così, senza una ragione. semplicemente allo sceneggiatore piacciono i gatti".


Conseguenze di questo macroscopico crossover/reboot, al cui confronto le Guerre Segrete di Marvel e Crisis of Infinite Earths di DC Comics sono epici come episodi dei Jefferson?
Dylan ora ha un gatto.
Eh, già, proprio quello che serviva per rivitalizzare una serie che oramai caracolla fra plagi e noia.


Sclavi, ora l'unico vero zombie è il tuo fumetto. Stacca la spina. Ti prego.