Non sono esattamente un guru della televisione, ma nella mia vita ne ho vista tanta. Non abbastanza da friggermi il cervello o da limitare le altre mie passioni, ma abbastanza per non lasciare tempo ai compiti.
E ne ho viste di serie TV, oh se ne ho viste.
Di belle, di brutte, di cult, di cotte, di noiose, di divertenti, di quelle che migliorano andando avanti (Buffy), di quelle che peggiorano (the OC), di quelle che peggiorano prima di migliorare (Smallville), e di quelle che migliorano prima di peggiorare (Heroes).
Serie troncate prima del previsto (Firefly), serie stanche che vanno avanti da troppo tempo (Simpsons), serie che sono durate la misura giusta seppur poca (Twin Peaks) o seppur tanta (E.R.) serie che finiscono nel modo giusto (Friends), serie che finiscono nel modo sbagliato (Roswell), e serie che non si capisce come va a finire (Lost).
Avevo visto la prima stagione di Chuck quest'estate, quando era incastrata nel "meraviglioso giovedì" con la prima di Eli Stone e la seconda di My Name is Earl. E mi era piaciuta tanto; ora, quando dico tanto, intendo abbastanza per entrare nell top10, ma non abbastanza per entrare nella top5.
Partecipe anche il famoso sciopero del WGA, ma finiva bene ma non in modo eccelso.
Arriva la seconda stagione, il momento tragico che ha ucciso molte serie (Reaper, Eli Stone) di recente. Ebbene, se i primi 13 episodi di Chuck sono stupendi, i successivi 22 sono una scalata perso il nirvana, un'ascesa verso la candida rosa.
Chuck è l'azione di Heroes, i dialoghi di Firefly, le relazioni personali di Friends, i colpi di scena di Lost, la continuity coinvolgente di Dexter, le citazioni di the OC, la comedy di Reaper, il drama di ER.
Ma non è una media, un miscuglio di queste serie. Ne è la fottuta somma.
Miglior serie televisiva che abbia MAI visto.