- Perché si ride, e non si ride per orchi che ruttano e scoreggiano;
- perché finalmente non si ride più per orchi che ruttano e scoreggiano (ma quanto tempo è passato da Monsters Inc?);
- perché la Disney è tornata a fare la Disney e ha capito che non deve scusarsi per essere ciò che è;
- perché c'è la tipica scena delle pulizie Disney: e come ogni altro elemento classico del film, anche questo è eseguito sotto una luce inedita;
- perché ogni singolo elemento che appartiene alla classicità Disney non è deriso, bensì omaggiato;
- perché è il film più originale che sia uscito da qualche anno a questa parte;
- perché Amy Adams è bella da far spavento;
- perché è presente la Vera Strega Disney che ha popolato i miei incubi infantili (la sentivo arrivare ridacchiando in camera mia dal corridoio...)
- perché c'è la più trascinante canzone Disney dai tempi di "In Fondo al Mar" de La Sirenetta;
- semplicemente perché questo ha le carte in regola per essere un nuovo inizio per la Disney, e per chi si è mai commosso nella scena del ballo de La Bella e La Bestia, questo è il più importante film degli ultimi anni.
venerdì 14 dicembre 2007
Perché gli orchi verdi devono andare a nascondersi?
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4 commenti:
Veramente, Disney era rinata già con Ratatouille... Ma se ha sfornato un altro film di altrettanta classe, sono contento.
Ratatouille non è Disney, è Pixar...
Non so, continuo a non provare interesse per questo film...
Capisco l'omaggio, capisco il citazionismo e tutto il resto, ma comunque non riesco ad interessarmene...
probabilmente lo vedrò al noleggio...
PS:
Lode sempiterna a Maleficent, in secula seculorum...
mi hai quasi convinto ad andarlo a vedere...
ti dico, la differenza fra la citazione e l'omaggio è che, se si citasse e basta, il finale sarebbe il principe che salva la principessa, mentre l'omaggio implica una sola, sostanzialissima, differenza. Non c'è solo una scena delle pulizie come ne abbiamo viste mille. Qui sono piccioni, topi e scarafaggi a "pulire", ad esempio.
Petrarca disse che quando si trae ispirazione da qualcosa, bisogna far sì che l'opera originale diventi "genitore" dell'ispirata "figlia": oltre ad aver qualcosa in comune, ci devono anche essere grosse differenze.
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